022

Modena
29 settembre
2 ottobre 2022

Riccardo Falcinelli

Da almeno due secoli, nella società industrializzata, il graphic design contribuisce a plasmare il mondo che ci circonda, dal packaging ai sistemi di segnaletica, dall’editoria alle interfacce digitali.

Il Novecento, in particolare, ha rappresentato per la grafica ciò che per molte arti fu l’Umanesimo: un periodo capace di stimolare nuove idee e visioni, come quelle di Lissitzky, che già nel 1923 arrivò a prefigurare la smaterializzazione del libro in chiave digitale; quelle di Moholy-Nagy, che profetizzò un libro di scuola simile a una magazine illustrato e sostenne la necessità di guardare alla tecnologia in termini umanistici; quelle Otto Neurath, che pose le basi per l’infografica con cui ci orientiamo ovunque; quelle di Muriel Cooper, che negli anni Ottanta intravide nel computer virtù e pericoli del telelavoro.

Il graphic design incide dunque sul presente e possiede una capacità quasi oracolare di interpretare il futuro. Insieme di saperi e pratiche che contribuiscono a dare forma al pensiero umano, costituisce una risorsa preziosa per guardare al mondo odierno e alle sue possibili evoluzioni.

Su questi temi è intervenuto, all’interno di Smart Life Festival 22 e a partire dall’ultima pubblicazione da lui curata, Filosofia del graphic design (Einaudi, 2022), Riccardo Falcinelli, tra i più apprezzati graphic designer italiani, in dialogo con Carlo Branzaglia, Coordinatore Scientifico della Scuola Postgraduate dello IED – Milano.

L’incontro si è svolto venerdì 30 settembre, dalle ore 19 alle 20, presso la Chiesa di San Carlo (Via San Carlo, Modena).

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